domenica 28 febbraio 2010

Il grill, questo sconosciuto

 

Confesso di essermi chiesta come sarebbe venuta la foto del pollo... diciamo la verità: non è che sia proprio fotogenico (e non è che io sappia fotografare così bene da rendere fotogenico ciò che non lo è di natura). Fa un pò impressione, in fondo è un povero animaletto morto e per di più cucinato.
Beh, insomma se vi fa impressione scorrete in fretta alla ricetta (che fa anche rima), perchè secondo me ne vale la pena!
Non sono una grande estimatrice della carne (forse si sarà notato: nelle mie ricette è un pò poco presente, o se è presente, lo è sempre con qualche cosa d'altro, mai come protagonista), ma la carne bianca è sicuramente quella che consumo di più.
Oggi ho colto al volo l'opportunità di provare questa ricetta (sempre di Cavoletto) che mi era tornata alla mente mentre cercavo la ricetta dello sticky toffee pudding, come mai? Semplicemente perchè è sticky anche questo pollo.
A dire il vero:

  • A me non è venuto granchè sticky (appiccicoso), ma non ho messo la salsa di soia per cui non so se la salsa aiuti o meno a rendere appiccicoso il pollo; inoltre ho messo mezzo cucchiaio di miele e non uno (mi sa che è questo che lo ha reso meno sticky). Ma non penso che la sua minor appiccicosità abbia alterato il sapore, era davvero buonissimo! 
  • Come recita il titolo di questo post, il mio pollo non si è dorato tantissimo, fondamentalmente perchè ho sbagliato (mea culpa) a scegliere il "livello" della griglia nel forno: l'ho messo sul penultimo ripiano, quando invece avrei dovuto metterlo più in alto e molto probabilmente per una maggiore doratura aggiungere il grill. Ma va bene lo stesso: tutta esperienza!   
  • Il mio pollo, essendo intero, non è rimasto in forno 30 minuti, come dice la ricetta, bensì un'ora e passa (non saprei dire con esattezza, facciamo 1h10?)
Il pollo ha un buonissimo sapore di limone (che adoro!) e un profumo molto invitante. E' una ricetta veloce e anche molto semplice, sicuramente un asso nella manica per rendere un piatto "banale" qualcosa di interessante :)

Sticky lemon chicken 

venerdì 26 febbraio 2010

Souvenir from Bristol

 
Da Bristol, oltre al meraviglioso braccialetto di Sally Dove, mi sono portata a casa anche qualcosa d'altro: una voglia irrefrenabile di mangiare nuovamente lo Sticky Toffee Pudding, che - per quel poco che ne so - è un dolce super mega tipico. 
E anche sorprendente, aggiungerei, per due ragioni: a) è fatto coi datteri (che non avrei mai pensato si potessero "trovare" in UK. Mi spiego meglio: mi fa specie pensare che un dolce tipico inglese contiene i datteri, un frutto così esotico. Ma essendo loro potenza coloniale ci sta tutto questo piatto tipico); b) i datteri non si sentono minimamente! (Io non amo i datteri, ma questo dolce sì). 
Al Llandoger Trow pub il dolce tipico è un crumble di mele, che non sono riuscita ad assaggiare, ma devo dire che anche con lo sticky non scherzano :p 
Tra l'altro, ironia della sorte, avevo lumato da mesi la ricetta pubblicata da Cavoletto, che avevo scartato proprio per la presenza dei datteri. E invece proprio non si sentono, il dolce sa di tutto fuorchè di datteri, e per me è un grande pregio! 
Tre noticine: 
  • Ho spalmato sulla superficie del dolce generose cucchiaiate di dulce de leche (un pò per finirlo, un pò perchè Uccio sostiene che a Bristol la torta fosse ricoperta di toffee... io non lo ricordo, ma diamogli il beneficio del dubbio). 
  • La cremina con cui ci hanno servito il dolce era molto liquida e penso fosse semplicemente creme fraiche alla vaniglia, quindi c'entra poco con questa crema, che però è davvero buona. A me è venuta un pò densa, vi consiglio quindi di scaldarla bene prima di servirla con la torta, anche perchè a Bristol il nostro pudding annegava in questa cremina calda, e devo ammettere che è stata una goduria. 
  • Nella ricetta il burro usato per la crema è salato. Per scelta, io ho utilizzato quello non salato: la cremina di Bristol era estremamente dolce ed estremamente buona, ma sono certa che sia buona anche un pò meno dolce. Insomma, de gustibus!
 Sticky toffee pudding

giovedì 18 febbraio 2010

Guardare sempre il retro delle confezioni

Infatti molto spesso si incappa in suggerimenti o ricette utili. Come questa salsina svedese da accompagnare alle classiche meatballs. Queste sono surgelate stile Ikea, ma provengono dall'Esselunga che a quanto pare ha deciso di fare concorrenza alla Bottega Svedese commercializzando queste polpette di carne (?) della famiglia Nghkfhdsw :P
Ho un aneddoto anche su queste polpettine! Nel 2006 sono stata a Stoccolma e a Skansen (il primo parco zoo d'Europa, o il parco safari più grande d'Europa... una delle due) dopo aver gitato per ore e ore tra animali dai nomi strani (sapevate che il nome latino del ghiottone è Gulo Gulo?), tra le tipiche renne e il museo del Tabacco e delle Pipe, ci siamo fermati a mangiare ad una mensa dove ci hanno servito proprio queste polpettine, accompagnate da questa salsa e dalla immancabile composta di mirtilli rossi.
Inutile dire che tornata a casa ero tutta tronfia di aver provato un piatto super particolare e via dicendo. Ovviamente, neanche tre settimane dopo l'Ikea ha ben pensato di immettere sul suo mercato quelle stesse polpettine. D'OH!
Beh, al di là dei miei aneddoti, questa salsina è davvero buona, ha un gusto che si accompagna molto bene con le patate e anche con le polpette.
A me cadeva a fagiuolo perchè dovevo consumare il mascarpone avanzato dalla crema di Pierre Hermè, ma forse sarebbe meglio la panna, come dice la ricetta ;)
Inoltre. A noi le polpettine sono avanzate e anche la salsa. Cos'ho fatto? Ho conservato tutto nella schisceta in frigo e l'indomani ho tagluzzato le polpettine, allungato la salsa con il restante mascarpone e la restante salsa di pomodoro, aggiunto un pizzico di peperoncino, et voilà, la pasta è servita! ;)
Piesse: Ju, spero che ti possa tornare utile :D

Salsa bruna (ricetta svedese)  

domenica 14 febbraio 2010

Non si vince contro San Valentino

Non mi piacciono le torte cremose, ma piacciono molto ad Uccio, per cui ho colto la palla al balzo e mi sono detta: se non la fai oggi, non la fai più!
Avevo letto della crema pasticciera di Pierre Hermè alcuni mesi fa e mi sono detta: OMG, questa assolutamente farebbe impazzire qualunque goloso, non me ovviamente ;)
E così, per il goloso dei golosi mi sono cimentata in una crema che nel post viene definita come grassissima e ipercalorica, ma che io non ho trovato poi così tanto pesante.
Certo, non è uno yogurtino, ecco! :P
L'ho racchiusa in un cuore di pate genoise e ho spolverizzato il tutto con zucchero a velo e due cuoricini di cacao.
Io non giudico, dato che non mi piacciono molto le creme, ma lascio giudicare a chi le ama :)

Crema pasticciera con mascarpone (Pierre Hermè) 

giovedì 11 febbraio 2010

Sfide personali, liquidi non newtoniani e una ricetta

 
Sfida personale: non sono brava a fare biscotti. Non mi riescono mai, dorano troppo o addirittura bruciano. Il problema risiede essenzialmente nel fatto che non sono molto capace di stendere bene l'impasto (non ho pazienza, presumo, come leggerete :P). 
Liquido non newtoniano: non mi azzardo nemmeno a tentare di spiegare cosa sia un liquido non newtoniano, la fisica mi è amica ma non fino a questo punto. In parole povere è un liquido che non si comporta come i liquidi newtoniani e la cui resistenza agli "urti" dipende dalla forza esercitata. Se - per dire - immergiamo con delicatezza un dito in un liquido non newtoniano, il dito andrà a fondo; se invece premiamo con forza, il liquido opporrà una maggiore resistenza. Perchè tutto questo? Semplicemente perchè la maizena mischiata ad acqua da origine ad un liquido non newtoniano, e questa cosa mi intrippava da morire. 
Siccome però durante l'esecuzione della ricetta ho litigato con la maizena, non ho creato il composto non newtoniano. Se volete farlo voi su Wikipedia trovate le dosi ;) 
Ricetta: veniamo al dunque! Innanzitutto questi biscotti presumo debbano essere rotondi, come mostra l'immagine (splendida!) di La ciliegina sulla torta (link a sinistra). 
Il mio impasto è rimasto al freddo del balcone per 2h30, presumo troppo dato che una volta ritirato in casa aveva la consistenza del marmo. E ha mantenuto tale consistenza anche dopo 30 minuti dal ritiro. Stufa di aspettare ho tagliato a metà la palla e ho steso pezzetti di impasto, che però una volta scaldato era friabilissimo. Insomma, don't do this at home, seguite la ricetta e siate pazienti XD 
Altro problema: nella foto i biscotti sono candidi e non dorati, e infatti nella ricetta è specificato di sfornare al primo accenno di doratura. I miei biscotti erano irregolari come spessore (fateli spessi!), per cui alcuni si sono dorati più di altri. E' una questione estetica e di sapore, per cui magari, sarebbe il caso (parlo per me) o di abbassare la temperatura del forno, o di lasciare lo sportello semi aperto. 
Almeno così credo.  
Post scriptum: a onor del vero questi biscotti sono buonissimi!

Alfajores de Maicena 

lunedì 8 febbraio 2010

Da migliorare

Mi sono interrogata se fosse il caso di pubblicare o meno questa ricetta, che non mi è piaciuta granchè. Ma dal momento che lo spirito di questo Ricettario Illustrato non è quello di autocelebrarmi, bensì quello di migliorarmi, pubblico il post con un appello sincero: chiunque abbia voglia di provare la ricetta e poi farmi sapere cosa ne pensa, e - soprattutto - di suggerirmi qualche variante o miglioramento, è il/la benvenuto/a!
Secondo me il sapore del prezzemolo prevale su tutto il resto, nonostante io abbia abbondato un pò con la paprika piccante.
Secondo me bisogna migliorare e insaporire il riso all'inizio, magari con dello zafferano, o aggiungendo del formaggio.
Il problema è che questa ricetta nasce con l'intento di essere ligh, ma ho come l'impressione di non essere tagliata per le ricette ligh! ;)
Frittata di riso

domenica 7 febbraio 2010

Sua Maesta' la Lemon Curd

Probabilmente l'ho già detto da qualche parte (chissà quante volte, poi :P): adoro il sapore del limone, soprattutto nei dolci.
E adoro la Lemon Curd, la crema di limoni inglese che mi faccio sempre recapitare non appena fiuto che qualcuno sta compiendo un viaggio nel Regno di Sua Maestà. Nonostante io adori questa crema - che mangio tranquillamente col cucchiaino - mi sono sempre domandata quale fosse il suo miglior utilizzo. Con la pasta frolla non mi aveva fatta impazzire, e così mi scervellavo alla ricerca di qualcosa di meglio.
Ebbene, sfogliando mesi e mesi orsono il blog di Anice&Cannella mi sono imbattuta in una torta bellissima a vedersi, creata da Sogni di Zucchero.
Ecco, la mia è un (bel) pò meno bella a vedersi, ma senza peccare di modestia posso dire che non sarà sicuramente meno buona :)
La Pate Genoise (nome internazionale del Pan di Spagna, da quel che ho capito) è semplicissima da fare, basta solo scegliere i recipienti giusti per il bagno maria. Quindici minuti neanche e l'impasto è pronto.
Non vi resta che provarla ;)
Un piccolo appello: nonostante Sogni du Zucchero abbia preparato la Lemon Curd seguendo la ricetta di Cavoletto, io credo (ma è una mera opinione personale) che certe 'cose' come la Nutella e, in questo caso la Lemon Curd, non possano essere preparate in casa, perchè perderebbero il loro splendido sapore chimico e industriale che ci fanno passare per naturale.
Io inorridisco solo al pensiero di preparare la Nutella, e non mi sognerei nemmeno di barattare la Lemon Curd di Fortnum&Mason con una fatta in casa! :)
Genoise con Lemon Curd